L’ACCADEMICO TULLIO DE MAURO CITTADINO ONORARIO

Ieri, al Convento del Carmine, il conferimento da parte del sindaco Di Girolamo

È stata una vera e propria lectio magistralis quella tenuta ieri dal prof. Tullio De Mauro, invitato al Carmine per parlare di “Europa: realtà, incertezze e speranze”. Un pubblico delle grandi occasioni – il chiostro era gremito – anche perchè, dopo l’incontro, era in programma il conferimento della “Cittadinanza Onoraria” all’ex ministro ed accademico, prof. Emerito di Linguistica a “La Sapienza”. L’incontro è stato aperto dall’intervento del sindaco Alberto Di Girolamo: “Siamo onorati della presenza del prof. De Mauro e, fra poco, avremo modo di ascoltare la sua idea di Europa. Che secondo me non è ancora quella che volevamo, un pò lontana dalla visione dei padri fondatori. Ma l’ottimismo deve primeggiare, ed occorre cooperare per sentirci più uniti, per competere – come una Nazione unica – con i grandi Paesi”. Parole di elogio per il linguista anche da parte dell’assessore Clara Ruggieri (ha sintetizzato il suo lungo curriculum), affermando altresì che “si avvia un progetto culturale che vedrà protagonista ancora De Mauro, oggi chiamato a parlare di Europa alla luce del recentissimo vertice sull’isola di Ventotene”. E proprio dal “Manifesto di Ventotene” di Altiero Spinelli, scritto nel 1941– Alessandra De Vita ha letto alcune pagine – ha preso lo spunto il brillante discorso introduttivo di Daniele Nuccio, prima di dare la parola a Tullio De Mauro. L’ex ministro della pubblica istruzione (2000/2001, Governo Amato) ci ha condotto per mano in un viaggio lungo centinaia di secoli. “Bisogna andare agli albori della storia per capire l’Europa, come sia cresciuta grazie ad influenze esterne che venivano da molto lontano, come si sia evoluta e civilizzata”. Ha poi sottolineato che ogni conquista – uguaglianza uomo/donna, diritto al voto per tutti, qualità del lavoro, ecc. – è stata frutto di processi lunghi.”È stato necessario che le persone si guardassero negli occhi, capissero i bisogni e alleviassero le sofferenze di chi restava indietro”, ha detto De Mauro. Aggiungendo: “Ciò che regge questo circolo fatto di economia, scienza, benessere è la cultura, l’istruzione, la solidarietà”. Lo ha spiegato con esempi calzanti, parole appropriate, collegamenti che hanno suscitato curiosità e attenzione tra tutti i presenti, concludendo – tra gli applausi – che “c’è bisogno di uno slancio collettivo per far crescere un’Europa migliore”. Al termine, il conferimento dell’onoreficenza dell’Am-ministrazione comunale, con il sindaco Di Girolamo che, alla presenza di diverse autorità – tra le quali il giudice Alessandra Camassa, presidente del Tribunale di Marsala – ha letto la motivazione ed abbracciato il commosso concittadino Tullio De Mauro.

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