VOLLEY: SIGEL Marsala – UBI Banca S.Bernardo Cuneo 1-3

Sigel Marsala Volley – UBI Banca S.Bernardo Cuneo 1-3 (25-19/ 16-25/ 23-25/ 26-28)

Sigel Marsala Volley: Mucciola, Cazzetta (L), Furlan 8, Rossini 16, Merteki 13, Marinelli (L), Agostinetto 6, Murri, Biccheri, Facchinetti 7, Ventura ferreira 13, Gabbiadini – All. Ciccio Campisi

UBI Banca S.Bernardo Cuneo: Mastrodicasa 11, Dalia 3, Re 3, Bruno (L), Baiocco, Borgna 9, Sasso, Aliberti 4, Vanzurova 22, Segura 13, Bonifazi – All. François Salvagni

Arbitri: Marte Mesiano, Antonella Verscina

Spettatori: 300 ca.

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 E’ stata una gara dai toni in taluni frangenti drammatici quella che ha opposto, nel testacoda della terz’ultima di andata, la capolista UBI Banca Cuneo alla Sigel Marsala, che lotta disperatamente per abbandonare la zona retrocessione. Una partita che la Sigel ha interpretato nel miglior modo possibile, senza timori reverenziali e soprattutto imprimendo alla stessa toni agonistici senza soluzione di continuità. A un certo punto sembrava che le azzurre potessero riuscire a strappare almeno un punto alle piemontesi, prive della centrale Bertone e apparse in taluni frangenti stanche e disorientate. Salvo poi riuscire a restare aggrappate al match fino al vittorioso epilogo. Ma si sa, la forza di una squadra si vede anche da questi piccoli particolari. Va comunque dato tanto di merito alla Sigel, per aver disputato la sua migliore partita interna proprio contro la squadra più forte. Che oggi è apparsa sicuramente sotto tono, anche se composta da elementi di elevato spessore tecnico e atletico.

Sorretta da una stratosferica Jasmine Rossini, coadiuvata da tutta la squadra, e con una Ventura in netta crescita, la Sigel adesso può sperare, senza esitazioni, di risalire la china. Con a disposizione l’intero girone di ritorno, dovrà ripartire dalla sfida odierna e provare a guardare tutto con nuovi occhi. Cuneo invece, superato con il cuore un ostacolo che a un certo punto era diventato quasi “insormontabile” può ripartire verso il successo che merita.
Starting six: Campisi schiera subito la solita formazione, con Agostinetto in palleggio, Furlan e Facchinetti centrali, Ventura opposto, Merteki e Rossini schiacciatrici e Marinelli libero. Coach Salvagni risponde con Dalia in cabina di regia, Mastrodicasa e Aliberti centrali, la ceca Vanzurova opposto, la spagnola Segura e Borgna di banda e Eleonora Bruno con la maglia di libero.
La gara: Parte forte la Sigel nel primo set, mentre la capolista stenta, come detto, ad entrare nel match. Le ragazze ospiti appaiono disorientate e le azzurre ne approfittano per gestire al meglio il gioco. Prendono un paio di punti di vantaggio (5-3, 6-4, 8-6) e, a poco a poco, piazzano l’allungo. Un break di tre punti, sugellato dall’ace di capitan Agostinetto, porta il punteggio sul 13-9, costringendo Salvagni a chiamare il primo time-out. Il muro della Sigel funziona bene e quando Jasmine Rossini sigla il 17-13 si capisce come i pronostici della vigilia siano messi a rischio. E’ bravo Campisi a chiamare a sua volta la sospensione quando Cuneo sembra poter recuperare – break di tre, grazie a due aces della Dalia. La mossa è azzeccata: la Sigel frena l’impeto della capolista e riparte. L’ace della Merteki definisce le distanze (23-18), il muro della Furlan lo rende inattaccabile (24-18) e infine un primo tempo della stessa Furlan lo fissa sul 25-19.
Nel secondo set la reazione di Cuneo è attesa e veemente. Le bianconere prendono in mano le briglie del match e con un break di cinque punti staccano le azzurre (4-9), definendo l’indirizzo da seguire. Ci prova la Sigel, ma non riesce ad avvicinarsi più di tanto alle avversarie, che mantengono il vantaggio di quattro/cinque lunghezze fino alla fine. La Sigel commette qualche errore di troppo e da il via libera alla capolista, che comunque non sembra assolutamente inattaccabile. La nettezza del distacco non è veritiera nell’andamento complessivo del match, anche se il parziale di 12-20 non ammette repliche. Campisi manda in campo la Gabbiadini e concede alla Merteki di tirare il fiato. L’ultima ad arrendersi è comunque ancora Jasmine Rossini che ci prova in tutte le salse, ma proprio un suo errore in servizio consegna la frazione a Cuneo (16-25). Chi pensava che Cuneo avesse riportato la gara sui binari pronosticati però commette un grande errore: la Sigel resta in partita, anzi inizia a condurre il terzo set senza mai permettere alle avversarie di agguantare il punteggio sul pari. Partita a razzo con un break di 5-0, la squadra marsalese continua a macinare gioco e punti, grazie alle soluzioni offerte dalla Agostinetto, alla buona difesa di Claudia Marinelli e ai colpi realizzati a turno dalla Merteki, dalla solita Rossini e dalla Ventura. Che ormai sta raggiungendo livelli a lei più congeniali. Il 10-4, realizzato grazie a un tocco sotto rete della Agostinetto dopo uno degli scambi più belli e lunghi della gara, sembra mettere le ali alla Sigel e costringe la capolista a ripiombare in una fase di stanca. Ma le grandi squadre si vedono nei momenti di difficoltà e Cuneo inizia ad alzare il muro, con la Mastrodicasa che entra ancora di più in partita, e con l’onnipresente Vanzurova, alla fine miglior realizzatrice della serata. Il vantaggio si riduce a due punti, ma tiene bene la Furlan e la Facchinetti s’inventa delle soluzioni vincenti, leggasi fast decisive. La Sigel regge fino al 18-15 della Merteki, poi cede lentamente al ritorno delle avversarie. Che raggiungono il pari sul 18-18. Inizia una partita nella partita, colpo dopo colpo, fino al 22-22. La Sigel annulla un set-ball grazie a un muro fuori della solita Rossini, ma non riesce a neutralizzare il secondo: Cuneo s’impone 23-25.
Ancora una Sigel in gran spolvero nel quarto set. Primo allungo azzurro sull’8-5, pari raggiunto da Cuneo sull’8-8 e gara che sfila via su un equilibrio che si rompe quando, sul 13-13, le azzurre infilano ancora un break di quattro lunghezze subito dopo il ritorno in campo della Gabbiadini. Il punto del 17-13 è realizzato dalla Merteki. Entra in campo la Re per la spagnola Segura. Cuneo risente della tenuta della Sigel e inizia a sbagliare: un ace della Agostinetto manda il punteggio sul 20-16. A quel punto il tie-break sembra materializzarsi sempre più. Le azzurre mantengono tre punti di vantaggio, poi un muro della Facchinetti e un errore in servizio della Mastrodicasa regalano loro due set-ball. Ma ci pensa la Vanzurova a sistemare le cose: si va ai vantaggi, grazie anche a un punto incredibile realizzato dalla squadra ospite, con una palla che danza sul nastro e beffa un po’ tutti. Alla fine ha la meglio la freddezza della capolista, che s’impone di forza (26-28). Gli applausi convinti del pubblico salutano le azzurre in lacrime. Lacrime anche per le vincitrici, ma di gioia e incredulità, per aver vinto una gara che, a un certo punto, sembrava davvero compromessa.
Le interviste: Coach Campisi parla ancora una volta di episodi sfavorevoli – Avete visto tutti, abbiamo disputato una grande partita. Decisa, purtroppo, a nostro sfavore solo da episodi incredibili e decisivi. Senza nulla togliere al valore delle avversarie, ci resta l’amarezza per aver buttato alle ortiche almeno un punto se non addirittura tutti e due. Dobbiamo essere bravi a ripartire dalle motivazioni di questa partita-
Dal canto suo, coach Salvagni fa i complimenti alla Sigel – Le mie ragazze sono state brave a ribaltare una situazione che sembrava volgere al peggio. Bravissima la Sigel, bravo il loro tecnico per come ha preparato la partita e un plauso a una straordinaria Rossini. Loro hanno giocato per vincere, lo hanno fatto con grande intensità e grande sportività. Adesso ci attende il derby di S.Stefano contro Mondovì, che dovrà essere una festa per entrambe le tifoserie. Un derby che sarà disputato anche ad alta quota in classifica –

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