Calcio: 180 minuti (forse meno) per l’auspicato approdo in serie D

MARSALA – CAMPOFRANCO 4-1                                             Sekkoum (2), Prezzabile, Ciancimino

Ancora una volta un Marsala straripante. Ancora quattro goal rifilati ai danni del malcapitato Atl. Campofranco. Il vento è stato quest’oggi il nemico numero uno soprattutto nello sviluppo del gioco. Gli uomini di Chianetta, in ogni caso, hanno ipotecato già nel primo tempo la vittoria, in attesa di ricevere notizie della gara tra Licata e Alcamo (come da pronostico il Licata ha vinto).

Purtroppo, ancora una volta, non c’è stato un pubblico particolarmente numeroso, eppure i tifosi azzurri, soprattutto nelle gare clou, così ci insegna il passato, sono stati sempre numerosi.

Cosa manca ancora a questa società per far breccia nei cuori dei tifosi? Troppo forte, evidentemente, la delusione per la scomparsa del Marsala 1912. Un passo decisivo, subito dopo aver vinto (si spera) il campionato, sarebbe proprio quello di poter chiamare questo Marsala, col nome di S.C. Marsala 1912. Intanto, però, nella gara interna di domenica, l’ultima, contro il Mazara, cerchiamo di essere il triplo del pubblico presente oggi. Necessario per alleviare le spese societarie e per dare il giusto apporto e calore a questi indomiti ragazzi che sono ormai quasi giunti a tagliare il prestigioso traguardo.

Il Marsala, nella stagione 2009/10, nell’ultima di campionato, contro l’Akragas, decisiva per il salto di categoria, ebbe un pubblico pari a circa 3500 unità, mentre, nel 2014/15, nell’ultima di campionato, con il Marsala ormai in D, contro il Monreale, allo stadio c’erano poco più di 2.000 spettatori. E adesso? questa squadra domenica merita il sostegno di almeno 2500 spettatori… Vincere questo campionato con l’auspicio che sia il punto di partenza e non d’arrivo. Vincere per programmare un futuro importante e mettendo definitivamente alle spalle le squallide gestioni del vecchio sodalizio azzurro.

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