marsala: bandiera blu tra disagi e imbarazzo

Giuseppe Amodeo, Presidente dell’ADOC, non ci sta e con una lettera indirizzata alle massime autorità cittadine – Sindaco e Presidente del Consiglio Comunale – ha voluto esternare tutto il proprio dissenso su come vengono gestite le spiagge a Marsala: “La domanda che poniamo alle SS.LL, che a quanto pare non si sono mai accorte di niente, è perché a Marsala per fare un bagno in una spiaggia libera si deve essere mortificati passando in mezzo ad indecenze indescrivibili, dove gli interessi dei cittadini sono condizionati dai gestori dei lidi e chioschi, i veri padroni delle spiagge, dove questi sono costretti a stare in mezzo al caos, alla sporcizia ed alla inciviltà assoluta, od a percorrere sentieri tortuosi per accedere nelle spiagge libere in mezzo alle tante case abusive… Tale situazione è riscontrabile soprattutto in tutto il litorale sud dove negli anni non ci risultano essere stati effettuati i controlli del caso da parte delle autorità preposte. Quando farete misurare le estensioni delle concessioni balneari per le quali il Comune di Marsala lungimirante nella sua politica turistica ha espresso parere favorevole ed indiscriminato non solo alle nuove concessioni, tutte a nostro parere illegittime, ma anche a quelle che le estendevano stante che la L.R.29/11/2005 ed ancor più il D.A. del 4/07/2011 sono chiarissime in merito? Perchè non andate a vedere cosa succede nelle nostre spiagge, come si accede al mare. Per esempio verificate e controllate gli accessi ed in particolare l’accesso n.1 e così vi renderete conto di quello che offriamo ai turisti ed ai nostri concittadini. Qualcuno ha persino recintato illegittimamente la sua concessione ed in modo orribile.
Verificate come mai in corrispondenza delle poche strade comunali di acceso al mare queste spiagge sono state interamente oggetto di concessione demaniale e lo sono tutt’ora! Bella politica del turismo! E’proprio tutto questo che fa la differenza tra noi a gli altri. Tra la civiltà ed il nostro caos per non dire altro dove ognuno è libero di fare quello che vuole.
IL PDUM adottato dal consiglio Comunale con la propria delibera n. 38 del 29/4 /2013, è stata un’occasione perduta. Le SS.LL. seppur più volte richieste ufficialmente, non hanno ritenuto di confrontarsi con noi e le altre associazioni interessate. Questa delibera che è una vera e propria illegittima sanatoria di un status quo, come sopra descritto, palesemente in contrasto con la predetta legislazione vigente in materia, come ripetuto nei nostri documenti profusi in materia nel tempo (estensione massima del fronte mare dei lidi massimo 100 metri, revoca di tutte le concessioni rilasciate dopo il 2005 e quindi anche quelle per le estensioni superiori a 100 metri, destinazione di almeno il 50% delle spiagge accessibili, cioè dotate di strade ampie comunali parcheggi et ecc, da destinare alla libera fruizione pubblica) tutt’oggi non si ha possibilità nemmeno di visionarla nel suo testo definitivo completato con gli emendamenti approvati dal Consiglio Comunale. Sappiamo che è stata inviata all’Assessorato al Territorio ed Ambiente nel mese di settembre del 2013( la legge indica il Dipartimento Regionale dell’Ambiente) il quale entro 60 giorni avrebbe dovuto svolgere la conferenza dei servizi, et ecc. Come si suol dire campa cavallo…
Purtroppo da notizie frammentarie, ma ben fondate, riteniamo che anche dopo l’esecutività del predetto PDUM la situazione delle spiagge della Città di Marsala rimarrà, e stavolta per sempre, tale e quale a quella di oggi se non peggio, con un previsto rilascio di altre concessioni per chioschi, lidi ed altro, di tanto sapore clientelare, che non ha niente a che vedere con un qualsiasi progetto turistico che punti alla valorizzazione dei suoi gioielli più preziosi quali il mare e le spiagge.
Non fare niente oggi significa perpetuare ed acuire la mortificazione e vergogna dei cittadini di Marsala.
Siamo disponibili ad un confronto anche pubblico sul problema.

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