Marsala, prete anti-aborto solleva polemiche

DAVIDE LICARI – Nelle ultime ore sta suscitando diverse polemiche il video rilasciato online dal prete Bruno De Cristofaro il giorno 27 gennaio, data che tradizionalmente ricorda le vittime dell’Olocausto.  Il video in questione avanza un collegamento tra l’Olocausto e il diritto delle donne all’aborto regolato dalla legge 194, una battaglia vinta dalle donne negli anni ’70 e da sempre oggetto di critiche dai settori più conservatori della società italiana. Un paragone che da più parti viene ritenuto assurdo, quello tra il diritto delle donne alla propria legittima autodeterminazione e gli orrori  dell’Olocausto.

La condanna delle donne che hanno deciso di interrompere in sicurezza una gravidanza non voluta,  per mezzo di un diritto conquistato con dure lotte, è oggi ingiusta nei confronti di quelle donne che non desiderano una gravidanza, di quelle donne che ogni giorno subiscono violenza, o delle donne che hanno perduto la vita a causa della mancanza di questo diritto. Basti pensare alle donne morte di emorragia per avere ingerito una quantità eccessiva di erbe utilizzate per l’aborto. Senza dimenticare le donne morte sui tavoli delle cucine di altre donne operate tramite ferri da maglia, o decedute a causa della setticemia. Recentemente, in Argentina, la conquista di questo diritto è stata accolta con gioia da migliaia di donne che non si sono piegate, un risultato interpretato come un segnale di progresso della società argentina.

BUENOS AIRES, ARGENTINA

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