ALESSANDRO COPPOLA AFFRONTA IL PROBLEMA RANDAGISMO

Da tempo si parla di emergenza randagismo nel territorio lilibetano. Branchi di cani senza padrone assiepano alcune vie e campagne del marsalese mettendo a rischio l’incolumità degli abitanti. Si tratta spesso di cani affamati (che si cibano di spazzatura) e in alcuni casi aggressivi, che agiscono in gruppo e intimoriscono i passanti. A lanciare ancora una volta l’allarme per una situazione che non trova facile soluzione è il consigliere comunale Alessandro Coppola, che più volte, dopo aver raccolto le lamentele e le denunce di alcuni residenti delle zone prese di mira dai randagi, ha cercato di intervenire in prima persona per risolvere la delicata questione. Una delle situazioni più critiche si registra fra via Oberdan e via Saffi, dove i residenti da alcuni mesi sono costretti a convivere con un branco di oltre venti animali che non consente loro di vivere serenamente nel quartiere. “Dopo essermi rivolto al servizio del canile per denunciare la situazione – afferma Coppola – ho chiesto di essere avvisato quando intervenivano perché volevo essere presente, ma non ho ancora ricevuto nessuna chiamata e la situazione non è cambiata”. Gli abitanti sono esasperati: i cani affollano la via, si cibano di spazzatura che trovano nei terreni abbandonati, sostano vicino ai portoni degli appartamenti impedendo in alcuni casi agli abitanti di rientrare a casa in tranquillità e inseguono la gente che si muove a piedi o in bici. “La sera non possiamo nemmeno esporre la spazzatura per usufruire del servizio di raccolta porta a porta, perché i cani, affamati, si avventano sui rifiuti sparpagliando il contenuto dei sacchetti per tutta la via” afferma uno dei residenti. “Ci siamo rivolti più volte al canile ma senza successo. Ci dicono che non possono fare niente perché non hanno posti e possono intervenire solo in caso di animali feriti o particolarmente aggressivi”. Branchi di cani randagi sono stati avvistati anche vicino all’isola ecologica di ponte Fiumarella e di Sappusi, nella zona costiera di San Teodoro, in via Grotta del Toro. Raggiunto telefonicamente, il responsabile del canile, Miceli, ci conferma di essere a conoscenza della situazione d’emergenza ma afferma l’impossibilità della struttura di accogliere altri cani. “La situazione è al collasso: il canile che prevede 191 posti, per far fronte all’allarme accoglie attualmente 260 animali. Al momento possiamo consentire l’ingresso solo a cani incidentati. Purtroppo sono sempre meno i cittadini che si rivolgono a noi per adottare. Questo fa si che non ci siano posti a disposizione”. Intanto per far fronte all’emergenza le associazioni di categoria stanno effettuando dei controlli sui cani ospitati nel canile municipale per individuare alcuni animali da immettere nel territorio e consentire in questo modo di liberare degli spazi all’interno della struttura per togliere dalle strade gli esemplari più pericolosi.

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