Cori e slogan per scuola e lavoro al NoG20 di Catania

DAVIDE LICARI – Si è svolto a Catania nel pomeriggio di martedì 22 giugno il corteo di protesta denominato NoG20 organizzato da numerose realtà associative, politiche e sindacali, della Sicilia e non, riunite per manifestare contro il G20 a tema “lavoro e istruzione” che sta avendo luogo tra il 22 e il 23 giugno nella città alle pendici dell’Etna. Circa 400 i partecipanti “ufficiali”, ma è percepibile dalle immagini una affluenza più corposa all’iniziativa, di almeno mille partecipanti che hanno reclamato investimenti per una istruzione di qualità e maggiori diritti sociali. La manifestazione è stata coordinata da: Antudo, Centro Sociale Anomalia Palermo, Democrazia e Lavoro CGIL, Partito del Sud, PAP – Potere al Popolo, PCI – Partito Comunista Italiano, PCL, Partito Comunista dei Lavoratori, PMLI Partito marxista-leninista italiano, PRC – Partito della Rifondazione Comunista, Spazi Sociali Catania, USB Unione Sindacale Di Base.

Hanno aderito alla manifestazione diverse sigle della sinistra radicale e dei movimenti, da No Muos a NO TAV. Il corteo anti G20 è partito alle ore 17 da Piazza della Repubblica con destinazione Santo Bambino. Ad aprire la strada alla colonna di manifestanti lo striscione “NoG20Catania”, davanti al quale si sono succeduti gli interventi al microfono dei diversi rappresentanti delle forze in campo.

Mentre le bandiere colorate dei manifestanti sventolavano al vento le forze dell’ordine si schieravano in formazione compatta e un elicottero sorvolava costantemente l’area. La manifestazione si è svolta in assoluta sicurezza mentre il corteo scivolava lungo via Monsignor Ventimiglia, via Umberto e via Etnea. Non sono mancati gli slogan e dai balconi i cittadini e le cittadine catanesi hanno osservato con curiosità il corteo. Intorno alle ore 18 la colonna si è fermata davanti l’ingresso della centrale villa Bellini, dall’altra parte della piazza la polizia schierata bloccava la via Etnea, poco dopo la marea umana giungeva in piazza Santo Bambino, a pochi passi dai luoghi in cui si stanno tenendo le riunioni del G20, dove terminava il suo tragitto.

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