Shoah: la memoria sia azione quotidiana contro il virus dell’intolleranza

DAVIDE LICARI – Si è svolta ieri, nella suggestiva cornice del Parco delle Partigiane Marsalesi sito nel Lungomare Boeo di Marsala, un momento di commemorazione organizzato dal Circolo Online del PD, intitolato alla memoria di Nilde Iotti, insieme ad altre realtà politiche e sociali del territorio marsalese per celebrare la Giornata della Memoria e il ricordo di tutte le vittime della Shoah che persero la vita, e la propria umanità, nei campi di sterminio nazisti. L’iniziativa ha chiamato a raccolta un piccolo drappello eterogeneo a rappresentanza delle varie realtà locali, così da scongiurare l’eventuale pericolo di propagazione del Covid 19, assumendosi l’onere di rispondere presente alla chiamata della memoria, del ricordo, nel raffronto con gli orrori di oggi. Era presente anche il consigliere comunale Gabriele Di Pietra.

“Eravamo tentennanti anche noi sulla possibilità di fare qualcosa in presenza – dichiara Linda Licari, promotrice dell’iniziativa-, il momento è un po’ critico, però credo sia necessario con tutte le precauzioni dovute esserci e dare un segnale per ricordare e tenere viva la memoria, perché i fatti odierni, lo stesso episodio accaduto questa notte con le scuole vandalizzate, sono eventi gravi che non lasciano spazio alla comprensione. C’è bisogno di conoscere, di studiare di più la storia e rendere i nostri ragazzi consapevoli di quello che è successo”. E’ molto netto l’intervento di Enzo Zerilli, dell’associazione Amici del Terzo Mondo, il quale lancia il confronto tra passato e presente: “Credo che tutte le giornate delle memorie se finiscono nella serata non servono a nulla, la Giornata della Memoria è una giornata di impegno. Oggi noi stiamo ricordando le vittime della Shoah, sei milioni di persone sterminate, ebrei, nomadi, omosessuali, tuttavia non dobbiamo dimenticare la Shoah che sta avvenendo adesso, il nostro impegno deve essere quotidiano affinché non si continui a commemorare altre vittime. Bambini, donne e uomini muoiono nel Mediterraneo per la libertà, e aimè ancora parliamo della Shoah, è una cosa bruttissima. Tutti dobbiamo ricordare che non si può ancora perpetrare questo omicidio che ogni giorno si consuma. Stiamo rischiando una guerra a est, la politica prenda l’impegno di evitare che accadano altre Shoah nel mondo”. “Il giorno della memoria deve essere ogni giorno. Sono rimasto particolarmente colpito nel vedere un documentario sulla deportazione degli ebrei da Roma e Milano, con testimonianze di chi ha vissuto quelle giornate. Non ho dormito quella notte, perché queste giornate mi ricordano le storie di guerra di mio padre, e quelle storie mi hanno sempre spinto a chiedere perché questi orrori continuano a succedere. Il memoriale alla stazione di Milano ci ricorda con rabbia il massacro degli innocenti, accusando l’indifferenza.

Nel 2022 se è ancora presente e diffusa l’indifferenza di assistere alla morte in mare di migranti senza che nessuno faccia nulla, o lo scoppio di una guerra in Ucraina, allora probabilmente l’indifferenza fa ancora la sua parte” dichiara Aldo Rodriquez. “Le parole d’ordine che devono essere il senso della nostra azione quotidiana sono la lotta allo stigma sociale, su tutti i piani e a tutti i livelli, – dichiara Antonella Bianco- è gravissimo che dei ragazzini giovani siano autori di violenze – allusione all’aggressione a sfondo etnico subita a Livorno da un bambino dodicenne -, è un cattivo segnale. Dobbiamo unirci e lavorare nel sociale per contrastare questa onda pericolosissima che sta prendendo piede nel nostro paese. E’ fondamentale l’integrazione.” Successivamente si susseguono alcuni interventi letterari: viene letta una poesia dell’autrice e partigiana italiana Joyce Lussu, “C’è un paio di scarpette rosse”, e un passo tratto dal romanzo “Olocausto” di Gerald Green. Alcuni interventi richiamano le parole della senatrice Liliana Segre, e la sua storia drammatica. Numerose le riflessioni sui conflitti del presente e sull’importanza dell’istruzione come strumento di difesa contro il virus dell’odio e dell’intolleranza.
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