SI RIACCENDONO LE SPERANZE PER IL PICCOLO GIOELE

L’azienda ospedaliera “Spedali Civili di Brescia” dovrà riprendere immediatamente a curare il piccolo Gioele, marsalese di soli due anni e mezzo, con il “metodo Stamina”. A ordinarlo è stato il giudice civile del Tribunale lilibetano, Antonio Genna, che ha accolto l’istanza dei giovani genitori del bambino. La coppia aveva sostenuto che senza tali cure il piccolo Gioele “andrebbe incontro a morte certa”. Nonostante i controversi pareri riguardo al discusso metodo scoperto dal professor Davide Vannoni il magistrato ha deciso di dare speranza ai combattivi genitori di Gioele, e ha ordinato al legale rappresentante e al responsabile sanitario dell’azienda ospedaliera di Brescia di riprendere le cure.  Il piccolo è affetto da una malattia degenerativa, la Sma1 (atrofia muscolare spinale), che non gli consente di muoversi, di ridere e di respirare autonomamente. A seguire il caso di Gioele fu, più di un anno fa, la trasmissione “Le Iene”. All’indomani del loro intervento il piccolo fu sottoposto alle cure Stamina: i risultati furono positivi e il bambino iniziò a prendere peso, a muovere le gambe e le braccia. Oggi la speranza per i genitori del piccolo e per Gioele stesso si riaccende.

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